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Tencin, Claudine Alexandrine Guérin de.

Letterata francese. Sorella del cardinale Pierre, fu destinata alla vita religiosa e visse per cinque anni nel convento degli Agostiniani di Montfleury, presso Grenoble, dove si dedicò tuttavia agli avvenimenti mondani. Passò al capitolo di Neuville, presso Lione, e infine nel 1714 si trasferì a Parigi, dove raggiunse il fratello. Donna affascinante e ambiziosa, ottenne di essere sciolta dai suoi voti; ebbe numerosi amanti, tra i quali il cavaliere Destouche-Canon, dal quale ebbe un figlio che abbandonò in una chiesa (il bambino divenne poi famoso col nome di d'Alembert); La Fresnaye, rinvenuto in casa sua ucciso da un colpo di pistola; Fontenelle, che la mise in relazione con molti scrittori e letterati; il reggente Filippo d'Orléans e il primo ministro Dubois, che contribuirono ad accrescere la sua fortuna e quella di suo fratello. Più tardi, rinunciando alla vita mondana, fece della propria casa uno dei più celebri salotti letterari del XVIII sec., frequentato tra gli altri da Montesquieu, Marivaux, Helvétius. Ella stessa fu autrice di romanzi, pregevoli per l'eleganza dello stile, la vivacità della fantasia e la passionalità dei sentimenti. Tra le sue opere ricordiamo: Le memorie del conte di Commingez (1735), L'assedio di Calais (1739), Le disgrazie dell'amore (1747), Gli aneddoti di Edoardo II, re d'Inghilterra (postumo, 1776) (Grenoble 1682 - Parigi 1749).